Skip links

Rapporto 2024

Download

Quantità di rifiuti avviati a riciclo in Italia

137 Mt

Tasso di riciclo in Italia

Rifiuti speciali

Rifiuti urbani

Rifiuti di imballaggi

Tasso di utilizzo circolare di materia in Italia e confronto con i principali Paesi UE

Italia

Francia

Germania

Media UE27 11,8%

Spagna 8,5%

Rapporto 2024

Il Riciclo in Italia

Con i dati aggiornati di tutti i settori, realizzato con la collaborazione delle 19 filiere del riciclo e di tutti i consorzi.

Il 20,8% dei materiali utilizzati dall’industria nel 2023 proviene dal riciclo dei rifiuti, quasi il doppio rispetto alla media europea (11,8%): questo dato, utilizzato anche come indice di circolarità, indica l’importanza raggiunta dal riciclo dei rifiuti in Italia. Il fatto che questo dato sia stabile da un decennio indica, da una parte, che il sistema del riciclo in Italia è consolidato e riesce a tenere un buon livello, fra i migliori in Europa, dall’altro, però, che non fa ulteriori passi avanti significativi, come sarebbe possibile e utile.

Nel riciclo dei rifiuti speciali l’Italia è leader europeo con una percentuale del 72,2% di quelli prodotti nel 2022.

Meno brillante è il riciclo dei rifiuti urbani, specie applicando il nuovo metodo di calcolo europeo: nel 2022 eravamo al 49,2%, con un obiettivo europeo del 55% al 2025, del 60% al 2030 e del 65% al 2035. Per aumentare il riciclo dei rifiuti urbani e raggiungere i target europei, occorrerà non solo recuperare i ritardi che ancora ci sono, ma anche dedicare maggiore attenzione a migliorare la qualità delle raccolte differenziate.

In attesa dell’applicazione del nuovo Regolamento europeo, che dovrebbe portare alcune novità significative, il riciclo dei rifiuti di imballaggio continua a livelli di eccellenza europea: nel 2023 ha raggiunto il 75,3%, in aumento rispetto al 70,7% del 2022, superando non solo l’obiettivo europeo del 65% al 2025, ma anche quello del 70% al 2030.

Sarà importante, per aumentare le quantità riciclate di rifiuti in Italia, dare maggiore stabilità e opportunità ai mercati delle materie prime seconde, necessarie per assicurare sia performance elevate, sia adeguata redditività alle attività industriali del riciclo.

Come approfondito in questa edizione del Rapporto si stanno sviluppando alcune iniziative per il riciclo dei rifiuti tessili. Il legislatore italiano ha anticipato l’obbligo di raccolta differenziata per i rifiuti tessili a partire dal 1° gennaio 2022, un passo significativo verso un sistema di gestione dei rifiuti più sostenibile e circolare. Tuttavia, tale obbligo rimane ancora in parte disatteso anche per la carenza di impianti di riciclaggio, mentre siamo anche in attesa dell’introduzione di un regime EPR italiano per il settore tessile.

Hanno collaborato alla realizzazione dello studio

CONAI, BIOREPACK, CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE, RICREA, RILEGNO, ASSOCARTA, ECOPNEUS, ECOTYRE, CIC, CONOU, ITELYUM, CDCNPA, CDCRAEE, CONOE, ANPAR, ASSOREM, AIRA, SMI, UNIRIGOM.

Gruppo di lavoro

Edo Ronchi, Gianni Squitieri, Daniela Cancelli, Stefano Leoni, Lorenzo Galli, Valentina Cipriano, Valerio di Mario, Ludovica Saccone.

Con il contributo di

CONAI, MONTELLO, ECOPNEUS, FEDERAZIONE CARTA GRAFICA, ECOTYRE, CONOU, SEDA, HAIKI COBAT, ECOMONDO IEG, ERION, LUCART, ITELYUM, ITERCHIMICA, GRUPPO SAVIOLA, CIC, BURGO GROUP, ECOLAMP, CDCNPA, CONOE, ASSOREM, AIRA, I-FORIA.

Le filiere del riciclo interattive

La piattaforma interattiva delle filiere del riciclo con i dati sulla gestione dei flussi di rifiuti negli ultimi dieci anni, la rete impiantistica nazionale e il confronto tra le performance di riciclo dei principali Paesi UE.

Vai alle filiere
Filiere del riciclo

Edizioni passate

Rapporto 2023

Il Riciclo in Italia

Con i dati aggiornati di tutti i settori, realizzato con la collaborazione delle 19 filiere del riciclo e di tutti i consorzi.

Vai al rapporto
Rapporto 2022

Il Riciclo in Italia

Con i dati aggiornati di tutti i settori, realizzato con la collaborazione delle 19 filiere del riciclo e di tutti i consorzi.

Vai al rapporto