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Quantità di rifiuti avviati a riciclo in Italia
Tasso di riciclo in Italia
Tasso di utilizzo circolare di materia in Italia e confronto con i principali Paesi UE
Il 20,8% dei materiali utilizzati dall’industria nel 2023 proviene dal riciclo dei rifiuti, quasi il doppio rispetto alla media europea (11,8%): questo dato, utilizzato anche come indice di circolarità, indica l’importanza raggiunta dal riciclo dei rifiuti in Italia. Il fatto che questo dato sia stabile da un decennio indica, da una parte, che il sistema del riciclo in Italia è consolidato e riesce a tenere un buon livello, fra i migliori in Europa, dall’altro, però, che non fa ulteriori passi avanti significativi, come sarebbe possibile e utile.
Nel riciclo dei rifiuti speciali l’Italia è leader europeo con una percentuale del 72,2% di quelli prodotti nel 2022.
Meno brillante è il riciclo dei rifiuti urbani, specie applicando il nuovo metodo di calcolo europeo: nel 2022 eravamo al 49,2%, con un obiettivo europeo del 55% al 2025, del 60% al 2030 e del 65% al 2035. Per aumentare il riciclo dei rifiuti urbani e raggiungere i target europei, occorrerà non solo recuperare i ritardi che ancora ci sono, ma anche dedicare maggiore attenzione a migliorare la qualità delle raccolte differenziate.
In attesa dell’applicazione del nuovo Regolamento europeo, che dovrebbe portare alcune novità significative, il riciclo dei rifiuti di imballaggio continua a livelli di eccellenza europea: nel 2023 ha raggiunto il 75,3%, in aumento rispetto al 70,7% del 2022, superando non solo l’obiettivo europeo del 65% al 2025, ma anche quello del 70% al 2030.
Sarà importante, per aumentare le quantità riciclate di rifiuti in Italia, dare maggiore stabilità e opportunità ai mercati delle materie prime seconde, necessarie per assicurare sia performance elevate, sia adeguata redditività alle attività industriali del riciclo.
Come approfondito in questa edizione del Rapporto si stanno sviluppando alcune iniziative per il riciclo dei rifiuti tessili. Il legislatore italiano ha anticipato l’obbligo di raccolta differenziata per i rifiuti tessili a partire dal 1° gennaio 2022, un passo significativo verso un sistema di gestione dei rifiuti più sostenibile e circolare. Tuttavia, tale obbligo rimane ancora in parte disatteso anche per la carenza di impianti di riciclaggio, mentre siamo anche in attesa dell’introduzione di un regime EPR italiano per il settore tessile.
Hanno collaborato alla realizzazione dello studio
CONAI, BIOREPACK, CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE, RICREA, RILEGNO, ASSOCARTA, ECOPNEUS, ECOTYRE, CIC, CONOU, ITELYUM, CDCNPA, CDCRAEE, CONOE, ANPAR, ASSOREM, AIRA, SMI, UNIRIGOM.
Gruppo di lavoro
Edo Ronchi, Gianni Squitieri, Daniela Cancelli, Stefano Leoni, Lorenzo Galli, Valentina Cipriano, Valerio di Mario, Ludovica Saccone.
Con il contributo di
CONAI, MONTELLO, ECOPNEUS, FEDERAZIONE CARTA GRAFICA, ECOTYRE, CONOU, SEDA, HAIKI COBAT, ECOMONDO IEG, ERION, LUCART, ITELYUM, ITERCHIMICA, GRUPPO SAVIOLA, CIC, BURGO GROUP, ECOLAMP, CDCNPA, CONOE, ASSOREM, AIRA, I-FORIA.
Le filiere del riciclo interattive
La piattaforma interattiva delle filiere del riciclo con i dati sulla gestione dei flussi di rifiuti negli ultimi dieci anni, la rete impiantistica nazionale e il confronto tra le performance di riciclo dei principali Paesi UE.
Edizioni passate
Rapporto 2023
Il Riciclo in Italia
Con i dati aggiornati di tutti i settori, realizzato con la collaborazione delle 19 filiere del riciclo e di tutti i consorzi.
Rapporto 2022
Il Riciclo in Italia
Con i dati aggiornati di tutti i settori, realizzato con la collaborazione delle 19 filiere del riciclo e di tutti i consorzi.