Il contesto europeo
Nell’UE27 si producono ogni anno circa 112 milioni di tonnellate (Mt) di rifiuto organico, di cui 54 Mt sono rifiuti vegetali e 31 Mt sono la frazione umida che deriva dal consumo di alimenti, quantitativo che sale a 58 Mt sommando anche i rifiuti prodotti nella preparazione di cibi e bevande dal comparto dell’agroindustria e dalla ristorazione.
Nel 2021, nell’UE27 sono stati generati circa 131 kg di rifiuti alimentari per abitante. Le famiglie hanno generato il 54% dei rifiuti alimentari, pari a 70 kg/ab. Il restante 46% è costituito da rifiuti generati a monte della filiera alimentare.
Attualmente solo una parte di tali rifiuti viene effettivamente raccolta e sottoposta a riciclo. Secondo le stime di ECN nell’UE27 vengono raccolte in modo differenziato 60 Mt di rifiuto organico, cifra che comprende sia i rifiuti urbani (38 Mt) che i rifiuti provenienti dalle attività industriali e commerciali.
La raccolta differenziata dei rifiuti organici in Italia
Sebbene in Italia dal 1° gennaio 2022 (in Europa dal 1° gennaio 2024) sia scattato l’obbligo di effettuare la Raccolta Differenziata del rifiuto organico, si rileva che ancora in 675 comuni, per un totale di oltre 900mila abitanti, la RD non è ancora stata attivata, mentre in altri 853 comuni, pari a circa 4,7 milioni di abitanti, le raccolte sono ben al di sotto della stima di produzione pro capite e, pertanto, suscettibili di miglioramenti significativi.
Secondo gli ultimi dati ISPRA, nel 2022 sono state raccolte in Italia 7,2 Mt di rifiuto organico, di cui 5,4 Mt di umido e 1,8 Mt di verde: la quota pro-capite è di 123,1 kg/ab, suddivisa in 92,7 kg/ab di frazione umida e 30,4 kg/ab di frazione verde.
La gestione dei rifiuti organici in Italia
Nel 2022 in Italia sono stati censiti 357 impianti di trattamento del rifiuto a matrice organica, di cui 283 impianti di compostaggio e 74 impianti integrati di digestione anerobica e compostaggio.
Complessivamente gli impianti hanno trattato 8,3 Mt di rifiuto a matrice organica (rifiuto organico, fanghi e altri rifiuti a matrice organica come i rifiuti dell’agroindustria), di cui 6,6 Mt di rifiuto organico (5,0 Mt di umido e 1,6 Mt di verde).
Secondo gli ultimi dati pubblicati da ISPRA, gli impianti di trattamento biologico attivi in Italia dispongono in totale di una capacità autorizzata di circa 12,0 Mt.
Rispetto all’anno precedente, sia al Nord (+8,6%) che al Sud (+7,4) cresce la capacità di trattamento degli impianti. Rimane invece invariata la capacità di trattamento degli impianti al Centro.
Bisogna considerare che in questi impianti non viene trattato esclusivamente il rifiuto organico ma tutti i rifiuti a matrice organica, che comprendono anche fanghi e altri rifiuti a matrice organica come i rifiuti dell’agroindustria, della zootecnia e di altre filiere industriali. Infatti, sebbene il rifiuto organico sia la tipologia di rifiuto preponderante per gli impianti di compostaggio e integrati (complessivamente 6,6 Mt nel 2022 in Italia), oltre il 20% dei rifiuti conferiti in questi impianti sono fanghi o altri rifiuti a matrice organica (complessivamente gli impianti di riciclo organico hanno trattato nel 2022 8,3 Mt di rifiuti a matrice organica).